Discernimento spirituale - Lettera ai Responsabili

Applicazioni

La nostra Associazione, come tutti i gruppi e movimenti ecclesiali, non entra solo nella considerazione dell’autorità che deve sottoporla al suo discernimento. Interessa anche il cristiano che deve orientarsi nel suo comportamento davanti al fenomeno dei gruppi e, in concreto, davanti al movimento o istituzione che gli si propone, ossia l’Associazione Eucaristica Riparatrice. Tuttavia i criteri del discernimento spirituale esposti parlando del gruppo o movimento o associazione ecclesiali potranno essere utili anche, nella loro applicazione, all’interno della stessa Associazione: per alcuni associati, perché sono nuovi e quindi in formazione; per altri, per la loro sana crescita e sano sviluppo, o per vegliare sulla loro fruttuosa attuazione e sul loro progressivo perfezionamento. Tutto ciò per evitare deviazioni o involuzioni pericolose che potrebbero rendere insignificante l’esistenza dell’Associazione all’interno della Chiesa. In questo ambito, caro delegato/a, caro zelatore/zelatrice, possono essere di aiuto alcune domande che ti prego di approfondire e di proporre agli Associati di cui sei responsabile.

  1. C’è nel gruppo della Riparazione Eucaristica da te animato la coscienza della sua appartenenza alla Chiesa, e tutti gli elementi che integrano questa coscienza? (Fede, morale, disciplina ecclesiale, adesione al magistero della Chiesa universale e locale).

  2. Il tuo gruppo è fedele alle finalità per le quali è stato costituito ed è stato riconosciuto come "ecclesiale"?

  3. Vista la finalità principale - che è quella di adorare Gesù nel Sacramento dell’altare e risarcire gli oltraggi a Lui recati - nel tuo gruppo, si dà la dovuta importanza all’elemento contemplativo, di preghiera intensamente vissuta anche comunitariamente? La preghiera, infatti, se vissuta profondamente può generare e rigenerare i motivi e le energie soprannaturali che stanno alla base della nostra Associazione.

  4. Ci potrebbe essere il rischio nella vita di un’Associazione come la nostra, che, avendo alle spalle un’esperienza di circa 77 anni, con il passare del tempo, si sia andata imborghesendo, chiudendosi nelle sue preoccupazioni e nei suoi problemi interni, e quindi, diminuendo il dinamismo cristiano che gli dette origine. Se da diverso tempo appartieni alla nostra Associazione e ti impegni seriamente, potresti dare una risposta. Anche in riferimento al gruppo eucaristico da te animato.

  5. Davanti alle difficoltà della società secolarizzata, paganeggiante e pluralista - ne parliamo spesso nei nostri raduni regionali l’Associazione sta prendendo un atteggiamento di paura e di sospetto - favorito, per di più, dall’età piuttosto elevata degli associati/e che non mancano di fare confronti con il passato ritenendo questo migliore dell’oggi della Chiesa o del mondo; paura e sospetto uniti prevenzioni ingiustificate e pregiudizi del tutto infondati, che sminuiscono l’energia della sua fiducia nella forza vincitrice dello Spirito di Cristo che sempre accompagna e assiste la sua Chiesa?

  6. Considerando le difficoltà interne della Chiesa, resiste o diminuisce, da parte del gruppo eucaristico e dell’Associazione globalmente intesa, la capacità di dialogo e di umile perseveranza, nella giusta e ordinata collaborazione con gli altri gruppi e movimenti e forze cristiane nella pastorale d’insieme? Se così non è, l’Associazione tradisce il suo scopo fondamentale che è quello di diffondere nel popolo di Dio lo spirito della comunione e dell’unità che scaturisce dal Sacrificio di Cristo, dall’Eucarestia. Queste e altre simili domande possono servire da esempio e modello per verificare quanto può essere fruttuosa l’applicazione del discernimento spirituale che ha come oggetto la realtà di una Associazione ecclesiale, come la nostra Associazione Eucaristica Riparatrice.